MUSICA




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​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
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MUSICA
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Segnalazione: Bruce Springsteen - "Working On A Dream".

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BRUCE SPRINGSTEEN
"Working On A Dream"

Con “Magic”, si intuiva un Bruce Springsteen ispirato, tornato a scrivere ottime canzoni e a dosare con garbo emozioni. Ammetto che le ultime produzioni di Bruce Springsteen non mi avevano molto emozionato tranne “Magic” dove si intuiva un ritorno al passato con lo sguardo all’attualità: fondamentale per poter scrivere e arrangiare ottime canzoni.
Gli albums di Bruce Springsteen dal lontano 1985, gli ho acquistati a “scatola chiusa”: “Working On A Dream” l’ho acquistato questa mattina, giovedì 22 gennaio 2009. L’edizione limitata (numero di catalogo 88697 43931 2) include oltre all’album, un DVD video, intitolato “The Sessions DVD: A Night With The Jersey Devil” dove sono riportate le sessioni e un video intitolato “A Night With The Jersey Devil” diretto da Thom Zimny: l’inizio è da film horror con l’ululato di un lupo durante la luna piena che si sente in lontananza, e uno Springsteen che fuoriesce dalle acque di una palude. Ma non vi descrivo altro, lasciandovi la sorpresa di scoprirvela da soli.
Per ogni copia acquistata, viene dato in omaggio un poster che riporta la foto della copertina. Un poster che mi ha lasciato qualche perplessità: non immaginavo che anche i poster, attualmente, vengono realizzati in edizione limitata con tanto di numero di serie stampato. Il mio numero è 3542. Non capisco dove le case discografiche vogliano arrivare.
La grafica è ben curata: la custodia in cartonato non è quella standard: è lunga 15,40 cm e larga 14 cm. E’ apribile a tre ante. Nella prima è riportata il booklet corposo con tutti i testi e delle ottime immagini che danno serenità: campi di spighe verdi e gialle, notti stellate, un cowboy su un cavallo all’imbrunire, alberi in un bosco e una bella immagina di Danny Federici con la sua fisarmonica preso di spalle su un balcone: giusto riconoscimento di Springsteen al suo amico e compagno d’avventura scomparso da poco.
Le altre due ante riportano il CD e il DVD.
L’album è prodotto da Brendan O’Brien, come anche nel precedente “Magic.
Gli arrangiamenti non si discostano dal precedente lavoro, talvolta può dar l’impressione della continuazione, ma non sempre può essere considerato un difetto o una mancanza di idee. Anzi in questo nuovo lavoro di Springsteen, gli arrangiamenti non guastano affatto e li ho trovati abbastanza consoni al tipo di canzoni.
I fidi musicisti sono sempre loro:Roy Bittan. Clarence Clemmons, Danny Federici, Nils Lofgren, Patti Scialfa, Garry Tallent, Steve Van Zandt e Max Weinberg. Partecipano di tanto in tanto Soozie Tyrrel al violino e voce, Patrick Warren all’organo, pianoforte e tastiere e il figlio di Danny Federici, che si chiama Jason, alla fisarmonica.
Alcune canzoni sono accompagnate nell’organico anche dalla sezione archi e sezione fiati arrangiati da Edward Horst.
L’album contiene 13 canzoni, tra cui una bonus track che conclude il lavoro.

OUTLAW PETE. E’ la canzone più lunga di tutto il lotto, dura 8:00 minuti. Ascoltandola si avvicina molto all’ultima produzione di Bruce Springsteen. L’intro spetta alla sezione archi e la voce roca dell’autore che detta il motivo è di facile presa. Pian piano la canzone cresce introducendo gli altri strumenti fino a diventare una rock-song a tratti epica. Il bridge rimanda alle sessioni di “The River”, ma poi di colpo rallenta, e un’armonica (che rimanda a certe composizioni “spaghetti-western” di Ennio Morricone) in lontananza introduce i versi cantati in maniera lenta. La canzone prosegue in questo modo per concludersi con un lungo finale strumentale dettato in primis dagli archi e poi dall’assolo di chitarra eletrrica.

MY LUCKY DAY. Primo singolo estratto. L’introduzione con il piano di Roy Bittan, evidenzia come la classica canzone rock spensierata che potrebbe provenire dalle sessioni di “Born In The USA”. Le chitarre in spolvero e poi il sax di Clarence Clemmons ci fa ben comprendere come Springsteen ha ancora molto da dire e riesce a stupirci ancora una volta. Una bella canzone energica e ricca di spunti. Partecipa al violino Soozie Tyrell, che si evidenzia soprattutto nel finale.

WORKING ON A DREAM. La titletrack è una canzone più lenta, sognante e romantica. Elettrica in maniera parca e dal sound solare. Il ritornello è di facile presa, che si memorizza facilmente e si ha voglia subito di cantarla. La spensieratezza della canzone è anche dimostrata dal fischiettare di Springsteen tra un ritornello e l’altro. Interessanti anche le voci che fanno da coro in lontananza che ricorda ancora certi episodi di “The River”. La canzone dura poco, appena tre minuti e finisce sfumando.

QUEEN OF THE SUPERMARKET. Un titolo che è tutto un programma. Una ballata lenta come Springsteen sa fare. L’intro spetta al pianoforte, suonato in maniera “sognante” in punta di dita che ricorda la prima produzione. Dopo circa un minuto, le tastiere rendono la canzone più elettrica introducendola ad un sound più scorrevole e lineare fino ad un esplodere elegiaco attraverso un ritornello ricco di spunti melodici. La conclusione avviene con uno stacco improvviso sfumando con una melodia d’atmosfera, lenta, a tratti drammatica ma che da quel senso di incompleto. Come un sogno interrotto all’improvviso.

WHAT LOVE CAN DO. E’ una canzone veloce. Una classica rock-song energica con la batteria che picchia duro come Max Weinberg sa fare. La chitarra elettrica ricama i passaggi strumentali. La canzone è giocata anche dalle voci della band che si incrociano e si rincorrono. Dura troppo poco e il finale è così improvviso che si ha voglia di riascoltarla.

THIS LIFE. Fa ricordare quelle canzoni anni ’70. L’inizio è dettata dalle voci lineari, basso, piatti di batteria e pianoforte che introducono la melodia che ricorda certe canzoni dei Beatles. Una bella canzone figlia delle sessioni di “Born In The USA” ma con un tocco di sixties. La canzone è elettrica ed energica. Evidenzio ad un certo punto il sax in secondo piano e le voci che cantano all’unisono mentre canta Springsteen il ritornello che tocca le corde del cuore. Il sound è solare e il sax di Clarence Clemmons tesse la melodia improvvisandola nel finale con le voci che si rincorrono.

GOOD BYE. Una canzone inusuale. E’ un blues elettrico, con l’armonica che si sente in lontananza. Il sound non è affatto limpido, ma sa di polvere e di paludi. La voce filtrata di Bruce Springsteen che ricorda Tom Waits: sicuramente è una novità. L’introduzione lascia perplessi, perché sembra una canzone sbilenca, ma poi non appena la batteria entra in azione introducendo la melodia si ha subito l’idea della sua struttura. Ma la canzone è breve, e quindi ho avuto l’impressione di una canzone monca: non si ha il tempo di assaporarla e di comprenderla che subito finisce. Merita più di un ascolto per una maggiore assimilazione.

TOMORROW NEVER KNOWS. E’ una classica country-song. Attacca la chitarra acustica che nel giro di pochi secondi entra la voce di Springsteen e tutti gli altri strumenti. Una canzone solare e campestre che sa di praterie e grandi distese americane. La batteria è suonata con le spazzole, mentre il violino ricama i brevi strumentali tra un cantato e l’altro. Le tastiere forse sono un po’ ingombranti, perché tolgono quel senso di tradizionale che hanno le canzoni country. A mio avviso ha la funzione di intermezzo.

LIFE ITSELF. Una canzone dal sound elettrico e drammatico. Le chitarre elettriche sono a spigolose e taglienti, soprattutto negli assoli. L’andamento è rallentato. Ricorda soprattutto certi suondi dell’album “The Rising”. Una song che non ti aspetti, ma noto che l’effetto “sorpresa” caratterizza molto il nuovo album di Springsteen. Merita più ascolti.

KINGDOM OF DAYS. E’ una canzone che mi è piaciuta dal primo ascolto. Smetto per un attimo di essere oggettivo. Una love song dall’intro lento dettato dal violino, e poi subito la batteria che con colpi precisi introduce la melodia che è di facile presa, la si può cantare subito. Gli archi sono presenti ma non sono ingombranti e gonfiati: danno quel tono nostalgico e danno forza. Il ritornello lancia brividi a fior di pelle attraverso immagini che passano attraverso la nostra mente. Ha un sound solare, quasi primaverile.

SURPRISE, SURPRISE. Una canzone veloce, allegra ed elettrica. Introdotta in maniera lenta e arpeggiata dalle chitarre elettriche. Springsteen attacca subito con la melodia e il ritornello che sono accattivanti. Non ci vuole molto per memorizzarla in quando il sound è spensierato e gli archi descrivono in maniera chiara una probabile “sorpresa”. Nella scaletta si ha l’impressione che è stata inserita a mo’ di apripista per la canzone seguente.

THE LAST CARNIVAL. E’ una ballata acustica di stampo folk. Gli strumenti sono pochi e sono in secondo piano. La fisarmonica è suonata da Jason Federici, figlio di Danny Federici che dà quel tocco nostalgico, quel senso di aver perso una persona cara e il ricordo è l’unico modo per farla vivere nel nostro cuore e nella nostra mente. Il finale, con uno stacco improvviso, spetta ad una serie di voci che vanno sfumando.

THE WRESTLER. E’ una bonus track. L’introduzione delle tastiere non mi ha subito colpito dando l’impressione di trovarmi davanti una canzone elettrica. Ma appena entra la chitarra acustica e la voce di Bruce Springsteen mi fa ben ricredere. E’ una ballata lenta e piena di richiami alla tradizione. La prima parte è prettamente acustica, voce e chitarra acustica. La seconda parte, tocca all’organico della band: il pianoforte entra in punta di dita, e poi gli altri strumenti che danno quel sound scarno e per nulla scontato. Una conclusione che lascia entusiasmati e ricchi di emozioni.

“Working A Dream”, è un album ben costruito, ispirato e pieno di sorprese. Rispetto alle ultime produzioni, qualcuna un po’ scontata e noiosa, qualcun’altra migliore, il nuovo album di Bruce Springsteen brilla di luce propria. E’ composta da una serie di canzoni che meritano l’acquisto a scatola chiusa.
Altamente consigliato.

VIDEO (No original): Bruce Springsteen - "My Lucky Day".



Bruce Springsteen - "My Lucky Day".

Sam, grazie per la bella recensione!

L'ho riportata in una sezione del sito.
L'indirizzo è quello indicato in URL.

Grazie Sam e complimenti!

Paolo:-))

Grazie a te Paolo...

per la considerazione che hai sui miei scritti.
Buona giornata.

Sam