Guccini: X Factor salverà la musica
Francesco Guccini, 69 anni, ha esordito nel 1967

Il cantautore: impossibile sfondare
se non si passa per questi canali
TORINO
X Factor salverà la musica. Firmato Francesco Guccini. Il cantautore dribbla gli snobismi e, in un'intervista al Tempo, spiega perchè, in un mercato discografico decimato dalla crisi, l'unica via per raggiungere il successo siano i talent show. «Oggi- ragiona Guccini- le case discografiche non possono più investire tanti soldi sui personaggi. Per cui è difficile sfondare se non si passa per questi canali. È l'unica possibilità per un giovane che voglia fare musica nuova. Un tempo questo ruolo era svolto da Sanremo». Insomma il programma della Ventura, metà reality e metà conocorso, convince. «L'ho visto l'altra sera- continua il "Maestrone"- e sono rimasto colpito da quel gruppo di ragazzi argentini che ha proposto "Bocca di rosa" di De Andrè». Quello che Umberto Eco ha definito «il più colto dei cantautori italiani», invece, scarica il Festival. «Non è un appuntamento che aspetto con ansia. Magari lo guarderò qua e là ma con scarsa attenzione». Mara Maionchi, produttrice discografica e giudice di "X Factor" gongola. «Mi fa molto piacere il pensiero di Francesco che ritengo sia un uomo molto colto ed intelligente che ha dato e continua a dare alla musica canzoni popolari e culturalmente importanti. Programmi di questo tipo danno sicuramente una mano alla musica, così come è stato anche per Usa e Regno Unito».

Infatti Guccini non è il solo fan atipico del programma. Anche Giordano Sangiorgi, ideatore e organizzatore del Mei, il Meeting delle Etichette Indipendenti in cui ogni anno sfilano i gruppi più innovativi, ammette che la seconda edizione del programma televisivo finora riservato alle nuove voci, che l’anno scorso «ha meritatamente riscosso un grande successo portando alla ribalta un talento vocale come quello di Giusy Ferreri e scovando tanti altri talenti musicali come gli Aram Quartet» è partita molto bene e con numerosi appelli del conduttore, Francesco Facchinetti, ad aprire ad altri talenti nuove selezioni che continuano a svolgersi in giro per l’Italia.

«Proprio sulla base di tali appelli credo che non si possa non fare una proposta di buon senso - scrive Sangiorgi in una nota - che è quella di aprire le selezioni di X Factor alle migliaia di band emergenti presenti nel nostro Paese e che vengono incredibilmente lasciati ai margini da un’opportunità così importante dalla quale potrebbe trarre grande beneficio lo stesso programma, trattandosi di una delle colonne portanti della nuova scena del nostro Paese».

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