MUSICA




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MUSICA
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"Working on a dream" esce il 23 - Il Boss canta l'amico perso Federici - di M. Venegoni

«Working on a Dream», il nuovo disco di inediti di Bruce Springsteen del quale da mesi si parlava, uscirà in Italia il 23 gennaio, ad appena un anno da «Magic», in due versioni: un cd di 13 canzoni e un cd più DVD di 40 minuti che contiene un ulteriore nuovo brano, «A Night With the Jersey Devil». Il Boss verrà a cantarcelo dal vivo nel prossimo luglio, probabilmente a Roma e in altri due luoghi da confermare: addirittura tre concerti, questa volta, con il suo carico di canzoni nuove, in un panorama diverso da quello piuttosto sconsolato e pessimista che dominava le atmosfere di «Magic», con quella «Radio Nowhere» che parlava da un deserto dove nessuno ascoltava.

In un anno tutto è cambiato. La rinnovata vitalità di Springsteen, (in mirabile vena creativa per un artista di tanto lunga esperienza) ha certo a che fare con il nuovo corso politico degli Stati Uniti; mentre partecipava alla campagna elettorale di Obama, ha disegnato tredici storie che suonano in generale ottimiste e venate di speranza; si è abbandonato alla tristezza soltanto in «The Last Carnival», che chiude il cd interamente dedicato allo scomparso collega della E Street Band Danny Federici, morto il 17 aprile dell''anno scorso.

«The Last Carnival», una ballad molto malinconica, è stata ispirata dall''amico tastierista che non c''è più. Con voce dolente, Bruce recita l''acrobata che ha perso il suo compagno: «Attaccato al trapezio/«I miei polsi aspettavano i tuoi/Due diavoli lassù in alto sulla parete della morte....». Ma quella mano non si è appesa, prosegue Springsteen: «La luce che brillava nei tuoi occhi non c''è più». La carovana però continua il suo viaggio: «Guideremo il treno senza di te, stanotte», prosegue la canzone, come a raccontare che il viaggio della E Street Band non si interromperà per quella dolorosa assenza.

Springsteen torna a raccontare storie, fin dal primo brano dai sapori epici, una storia di malavita che s''intitola «Outlaw Pete»: una specie di western che ha come protagonista un Pete condannato fin da piccolo a esser fuorilegge, che uccide un suo compagno e poi scompare nella notte con il pony. Fra ballads e qualche raro pezzo più veloce, a trionfare è soprattutto l''amore: per «Working on a Dream», che dà il titolo all''album, è impossibile non pensare a una metafora sull''elezione di Obama, all''insediamento del quale Springsteen canterà, il 20 gennaio prossimo.

Ma più spesso sono storie autenticamente romantiche: «This Life» è una canzone quasi tradizionale, lontana dal suo stile, nella quale un uomo in auto accanto alla sua bella realizza di esser innamorato; «Surprise surprise», la più allegra e scatenata, racconta una festa di compleanno con sorpresa alla sua bella. La curiosissima «Queen of the Supermarket» è un pretesto per parlar male di questi templi del consumismo affollati di beni in mezzo a tanta gente senza soldi: Bruce immagina di esser innamorato di una commessa, vede fra i corridoi un suo sorriso che fa scomparire questo intero «fu cking place». Non ci pare che l''artista abbia mai usato finora un termine così deciso.

Il disco si chiude con il bonus track «The Wrestler», dalla colonna sonora del film omonimo con Micky Rourke, che ha appena fatto vincere a Springsteen un Golden Globe.



www.lastampa.it

Re: Bruce Springsteen - Outlaw Pete

Bruce Springsteen - Outlaw Pete


Re: Re: dalle prime note mi ricorda...

questo pezzo degli anni 60 ripreso anche dai ribelli col titolo "la follia".