MUSICA




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​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
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MUSICA
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L'ottusità delle case discografiche: Ann Burton.

E' risaputo che le Major in Italia e in Europa, sono sempre state propense al guadagno piuttosto che alla qualità musicale. Capita spesso di vedere sugli scaffali dei negozi ristampe inutili, antologie di antologie che non valgono assolutamente niente, etc.
Ann Burton (vero nome Johanna Rafalowicz) è una jazzsinger olandese, nata ad Amsterdam nel 1933 ed ivi morta nel 1989.
E' una artista che è andata nel dimenticatoio. Tenuta in vita col ricordo solo dagli appassionati di nicchia.
Ha inciso molti albums dal 1965 al 1989. L'album in questione oggetto di critiche verso l'ottusità delle Major è "Ballads & Burton" del 1969, pubblicato all'epoca dalla Epic, via CBS (o Columbia).
Questo album non è stato più ristampato su supporto CD, e la bellezza di tale album è pressoché andata perduta, fin quando la Epic giapponese ha provveduto nel lontano 1999 a ristamparlo.
Sono riucito tramite una mico sposato con una giapponese a procurare questo album. Vi assicuro che davvero emozionante e infonde brividi dal primo brano all'ultimo.
Cosa ha di speciale. Innanzitutto la voce di Ann Burton, talvolta sofferente, talvolta limpida e cristallina, e poi gli arrangiamenti fumosi, scarni, essenziali che ricamano in maniera elegante le melodie delle otto canzoni che fanno parte di "Ballads & Burton".
In secondo luogo è costituito da ballate standard del songbook americano incise da tantissimi artisti (Mel Tormé, Frank Sinatra, Matt Morno, Ella Fitztgerald, etc.).
Basta il primo brano, "A lovely way to spend an evening" di Jimmy McHugh e Harold Adamson: vale la pena dell'acquisto. Lo presento anche in video per darvi una idea.
Gli altri brani scorrono nello stesso identico modo, sonorità rilassate, raffinate e jazzate.
Cosa colpisce in più? L'organico: provate ad ascoltare le corde che vibrano del contrabbasso, oppure le spazzole della batteria, e il pianoforte che entra in maniera delicata senza invadere il campo.
E di tanto in tanto c'è l'intrusione diun sax suonato Rudy Brink.
Gli altri brani sono:

- TRY A LITTLE TENDERNESS
- BANG BANG
- SOMEONE TO WATCH OVER ME
- THE SHADOW OF YOUR SMILE
- IT NEVER ENTERED MY MIND
- THAT OLE DEVIL CALLED LOVE
- HERE'S THAT RAINY DAY



VIDEO: Ann Burton with Louis Van **** - "A Lovely Way To Spend An Evening"

Personale:
Ann Burton: voce.
Louis van Dyke: pianoforte.
Jacques Schols: contrabbasso.
John Engels: batteria.


Un altro album che provvederò quanto prima ad acquistare, sempre tramite il Giappone, è "Blue Barton".

Il problema è anche dai clienti. Se non ci sono richieste, è risaputo che gli albums non vengono ristampati. Ed è un vero peccato.
Nella mia città, questa artista la conosco solo io.
Ciao.

Sam


P.S. Ad Alberto penso che piacerà molto.

Re: Un'altra versione

Ottima la registrazione di Ann Burton con il Louis van Dy ke Trio di questa bella canzone scritta da Jimmy McHugh e Harold Adamson nel 1943.


Propongo l'ascolto pure della versione di Johnny Mathis.

Embed disattivato da chi ha posto il video su You Tube, pertanto cliccare su URL

Re: Sam, allora mi conosci?

Bel pezzo, bella atmosfera ed interpretazione, complimenti per i tuo palato raffinato.

Sì, Sam. Questo è il genere che apprezzo.

Per la musica è, anzi era, una terapia e quando potevo esprimermi in certe situazioni stavo bene.

Ciao!
Alberto