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Scala: Meyer, fare la prima è un miracolo

Scala: Meyer, fare la prima è un miracolo
'Ci sono tanti teatri chiusi, noi siamo fortunati'


Mentre i teatri di Austria e Germania sono costretti a chiudere per colpa del Covid - dalla Wiener Staatsoper ai teatri di Dresda, Lipsia e Monaco - la Scala si prepara al Macbeth che inaugurerà la stagione lirica il 7 dicembre con il pubblico al completo in sala e una diretta su Rai 1 e al cinema non solo in Italia ma anche all'estero.

Comprensibile quindi che il sovrintendente Dominique Meyer parli di "miracolo" a conclusione della conferenza stampa per presentare lo spettacolo diretto da Riccardo Chailly con la regia di Davide Livermore e un cast di stelle che include Anna Netrebko nel ruolo della terribile Lady, Luca Salsi in quella di Macbeth, Francesco Meli come Macduff e Ildar Abdrazakov nel ruolo di Banco.

Un miracolo che ha superato gli ostacoli dei protocolli anticovid, dei cambi di regole (il super green pass entrerà in vigore il giorno prima del debutto) per arrivare a un allestimento 'monumentale', "speciale e ambizioso" come lo ha definito Anna Netrebko, con realtà virtuale, tecnologia, microcamere per offrire uno spettacolo nato sia per il pubblico in sala - presenti anche presidente della Repubblica Sergio Mattarella - sia per quello che grazie a Rai Cultura vedrà Macbeth in tv, con Milly Carlucci e Bruno Vespa come presentatori. Una "sperimentazione" dal punto di vista della messa in scena, dice Livermore sottolineando la contemporaneità del tema che tratta l'opera: l'ascesa al potere attraverso la violenza. "Non ci sono riferimenti a nulla e nessuno perché non facciamo cronaca ma la mala gestione del potere esiste in ogni epoca e in ogni campo, anche in un ufficio" aggiunge. Per questo la storia scozzese non è ambientata nel medioevo ma in un 'incubo', una realtà onirica e distopica che prende spunto dal film Inception di Christopher Nolan. Chailly conclude così il trittico di opere del giovane Verdi iniziato con Giovanna d'Arco e continuato con Attila. Macbeth, che per la quarta volta apre il sette dicembre, verrà eseguito nella seconda edizione, quella di Parigi, con l'aggiunta della scena della morte di Macbeth e i ballabili. Per realizzarne la coreografia, anzi la 'pantomima' è stato chiamato Daniel Ezralow, che debutta alla Scala dopo collaborazioni con artisti come U2 e Kathy Perry. Una 'pantomima' in cui sono coinvolti anche i cantanti come Netrebko che ha anche postato un video delle prove e che lui ha ringraziato per la sua "pazzia". Davide Livermore "vuole fare tante cose, alcune impossibili. Ma va bene" spiega il soprano che con Chailly si è impegnata in una "continua ricerca timbrica" per sottolineare, aggiunge il maestro, "la parte drammatica e la volontà omicida che trasmette a Macbeth". La complessità dell'opera riguarda anche le scene (firmate da Giò forma, con le luci di Antonio Castro, i video di D-Wok e i costumi di Gianluca Falaschi) scene che si alzano e si abbassano, ascensori per la scalata al potere, tanto che i cantanti a un certo punto vengono anche imbracati per sicurezza. Ma il protagonista sarà anche un altro: il pubblico, che l'anno scorso - quando la Scala per il 7 dicembre ha offerto solo in tv un gala di star della lirica - è mancato. "E' mancata l'energia che ci dà e ad averlo siamo molto fortunati" sottolinea Salsi. Non sarà comunque una riapertura - tiene a sottolineare Meyer - perché la Scala è aperta da quattro mesi, periodo in cui ha realizzato 5 opere e un balletto. E pazienza se per quest'anno si è dovuto rinunciare alla cena di gala: "non volevamo far correre rischi alla gente e ci siamo concentrati sul nostro lavoro principale - conclude -: fare lo spettacolo e realizzare una trasmissione internazionale".