MUSICA




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​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
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“Colibrì’” è stato prodotto interamente dal duo Cesare Cremonini/Alessandro Magnanini

“Colibrì’” è stato prodotto interamente dal duo Cesare Cremonini/Alessandro Magnanini, che già aveva lavorato insieme a tutti gli album precedenti. La scrittura è il frutto della collaborazione con Davide Petrella. La canzone è stata registrata tra Bologna, Los Angeles e Londra. Gli archi sono stati arrangiati da Nick Ingman, e impreziositi dall’intervento di Davide Rossi, e sono stati registrati negli studi di Abbey Road a Londra.
“Colibrì” anticipa il nuovo attesissimo album “La ragazza del futuro” in uscita il 25 febbraio 2022.
SIGNIFICATO DEL BRANO
L’immagine del colibrì, che in molte culture rappresenta l’amore per la vita, il coraggio e la perseveranza, accompagna la voce di Cesare Cremoni nel brano, creando versi che descrivono una ragazza, simbolo di verginità e ritrovata purezza, che raggiunge una metropoli del presente guidata dal suo volo. L’artista racconta:
“Colibrì” parla dell’avversarsi di una profezia. In questo senso, per me, è un’opera di fantascienza più che una canzone sull’attualità, un’esperienza musicale legata all’intero album, più che una semplice hit. Si esprime con un linguaggio garbato e immaginifico perché è nella gentilezza della poesia che individuo la mia idea di futuro. Per questo motivo ho scelto “Colibrì” come porta di entrata del nuovo progetto. La mia prima pagina di un viaggio nel domani che comincia oggi. Nella canzone non spiego quel è accaduto come farebbe un cronista, ma ciò che ho avvertito come imminente. Interpreto il sentimento che ci vede tutti in attesa di qualcosa, di un colpo di reni della fortuna. Il mistero della creazione per me sacro e inspiegabile è l’unica risposta che si possa dare allo strapotere delle macchine e della tecnologia. Durante i mesi peggiori della pandemia ho sentito in modo profondo che la musica oggi ha un ruolo molto preciso e più importante. L’immagine della copertina de “La ragazza del futuro” rappresenta per me un nuovo concetto dell’uomo e della natura. È nella fanciullezza, nella capacità dei più giovani di vedere un nuovo mondo, nella purezza dei sentimenti espressi nella natura, che ho trovato l’ispirazione per tutto il nuovo progetto”.