MUSICA




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MUSICA
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Addio a Lino Pavesi, grande musicista e amico di Mina. Aveva 94 anni.

Prima il lavoro da imbanchino con lo zio, poi gli studi di clarinetto e la proposta di entrare nell’orchestra “I Solitari” con la cantante cremonese

La Bassa Piacentina piange la scomparsa di uno dei suoi pilastri: Lino Pavesi, grande musicista e amico di Mina. Ma il 94enne era anche un vero punto di riferimento per i caorsani, come ricorda il sindaco Roberta Battaglia: “Sottolineo la sua grande disponibilità e la vicinanza che ha sempre avuto per l'amministrazione comunale con la quale collaborava per gli eventi. Lino era una vera memoria storica di Caorso con le sue foto. Andando da lui si poteva avere un quadro di tutta la Caorso del passato e del presente: ha immortalato i paesaggi e i personaggi per decenni”.

LA SUA STORIA. Prima il lavoro da imbanchino con lo zio, poi gli studi di clarinetto e la proposta di entrare nell’orchestra “I Solitari” con la cantante cremonese: un passato ricco di soddisfazioni, che gli facevano ancora brillare gli occhi quando le ricordava.


Di Mina, che è stata anche madrina di suo figlio al battesimo, conservava fotografie e biglietti. Ma il grande amore di Lino era la famiglia, con la sua Delfina con la quale ha festeggiato i sessant’anni di matrimonio. Qualche anno fa Lino ha nuovamente suonato il sax, come omaggio al cugino e noto paroliere Giorgio Calabrese scomparso prematuramente: pur vivendo a Roma dove svolgeva la sua attività di autore di successo, Calabrese tornava periodicamente a Caorso, paese natale della mamma, per trovare gli amici ma soprattutto Lino con cui aveva condiviso la collaborazione con la giovanissima Mina.


Lino Pavesi (primo sassofonista di Mina e pittore — Caorso)

Lino Pavesi (primo sassofonista di Mina e pittore — Caorso) - Era il 1958 quando Mina Mazzini venne per la prima volta a Caorso; suo scopo era quello di conoscermi e farmi entrare nel suo complesso I Solitari. Pur essendo nell’ambiente musicale dal ’55, non l’avevo mai sentita nominare. Mina era talmente bella che, comunque, non potei fare a meno di accettare subito la sua offerta; anche perchè non avevo nulla da perdere in quell’avventura. Col mio sax debuttai al suo fianco a Cremona in un veglione presso il Continental, dove andavamo anche a fare le prove grazie alla compiacenza del proprietario. Vorrei sottolineare che canzoni quali «Tintarella di luna», «Nessuno», «Scritta col fuoco» e «Tua» sono state lanciate da Mina in occasione di una fortunata tournée ad Ischia quando ancora cantava con I Solitari. Nel 1961, quando nacque il mio primogenito Giorgio, Mina è stata sua madrina al battesimo, mentre il padrino fu Giorgio Calabrese, il librettista di molti testi delle canzoni della Tigre di Cremona. Già in quel tempo Mina era una celebrità e ricordo che anche il paese visse quella giornata quasi fosse un vento storico; sia la chiesa sia la piazza erano stipate di gente. Del resto anch’io ritenevo che quella ragazza aveva tutto il talento necessario per poter diventare, come poi si è verificato, la numero uno della canzone italiana. Mina non si è mai dimenticata di noi, tanto è vero che recentemente, in occasione del matrimonio di mio figlio, ha inviato un regalo con allegato il biglietto; nel post-scriptum Mina scrive: «Caro Lino non ti dimenticherò mai».
Nella foto Mina e Giorgio Calabrese, madrina e padrino del figlio di Lino Pavesi nel 1961.