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Adele, "30" canzoni (circa) per riprendersi il trono


"This is Adele": da "Chasing pavements" a "Easy on me", passando per "Rolling in the deep" e "Hello". Una playlist che racconta di come la diva pop britannica ha fatto dell'arte di sparire e poi tornare - e vincere a mani basse - la sua specialità.

Di Redazione


Sei anni di lontananza dai riflettori sono tanti, troppi nell'era dello streaming. Non per Adele, che ha fatto dell'arte di sparire e poi tornare a sorpresa - vincendo a mani basse - la sua specialità. Con il singolo "Easy on me", il primo estratto dall'ideale successore di "25", ha smentito ogni previsione a suo sfavore, dimostrando di saper superare anche una prova, quella dello streaming, di fronte alla quale altre star del pop cosiddetto "classico" si sono fermate.

A poco meno di un mese dalla sua pubblicazione la canzone ha totalizzato la bellezza di 215,5 milioni di streams a livello globale su Spotify e ha già infranto diversi record. Come se questi sei anni dall'uscita di "25", l'ultimo disco di Adele uscito nell'era pre-streaming (o meglio, le piattaforme c'erano già, ma non erano ancora così centrali come lo sono gogi), non fossero mai trascorsi. A proposito: dove eravamo rimasti ce lo ricorda una playlist tutta dedicata alla .voce di "Someone like you", "This is Adele". Contiene (quasi) "30" canzoni - per giocare con il titolo del nuovo album - per riprendersi il trono. O per dimostrare di non averlo mai lasciato.


Si va dalla stessa "Easy on me" a "I miss you", passando per "When we were you" (la ballata contenuta in "25" scritta da Tobias Jesso Jr., arruolato anche tra gli autori delle canzoni del nuovo "30"), la cover di "Make you feel my love" di Bob Dylan che Adele incise nel 2008 per l'album d'esordio "19" (diventata quasi più famosa dell'originale, inclusa dal Bardo di Duluth nel '97 nell'album "Time out of mind", e pure della versione di Garth Books che nel '99 ottenne due nomination ai Grammy Awards), "Skyfall" (la canzone dei titoli di testa dell'omonimo film della saga di 007, che la popstar interpretò nel 2012, nel bel mezzo del successo mondiale dell'album "21"), "Hometown glory".

Certo non mancano le hit che a partire dal 2008 hanno permesso all'allora post adolescente Adele Atkins di cominciare a mettere gli occhi su quel trono che avrebbe conquistato nel giro di pochissimi anni. Nell'ordine: "Chasing pavements" (da "19"), "Rolling in the deep" (il primo, travolgente singolo di "21", che catapultò la cantante britannica in cima alle classifiche mondiali facendole vendere circa 20 milioni di copie, più le 30 dell'album), "Someone like you" (la ballata piano e voce tratta sempre da "21" con la quale consacrò il suo successo), che ha superato il miliardo di ascolti su Spotify. Oltre un miliardo di streams anche per "Hello", il singolo del comeback del 2015, primo estratto da "25".

Ci sono tre bonus tracks, se così vogliamo chiamarle. La prima è "Water and a flame", una canzone che Adele, non ancora conosciutissima a livello mondiale ma già in cima alle classifiche con "Chasing pavements", incise nel 2009 con il cantautore australiano Daniel Merriweather per il suo album di debutto da solista, "Love & war". La seconda è un duetto con i Raconteurs sulle note di "Many shades of black", canzone del repertorio di Jack White e soci che Adele incise con gli stessi nel 2008 e che poi ha eseguito più volte dal vivo durante i suoi concerti. La terza è un remix di "Hometown glory" realizzato dal dj britannico High Contrast.

"30", il nuovo album di Adele, uscirà il prossimo 19 novembre.