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Queen, Brian May a ‘Che tempo che fa’: ‘Freddie Mercury ci manca ancora oggi’

Queen, Brian May a ‘Che tempo che fa’: ‘Freddie Mercury ci manca ancora oggi’
Il chitarrista della band di “We Will Rock You” è stato ospite di Fabio Fazio

Di Redazione

Il chitarrista dei Queen Brian May è stato ospite del programma di Rai 3 condotto da Fabio Fazio “Che tempo che fa”. L’artista, che quest’anno festeggia il cinquantennale di attività con la band un tempo capitanata da Freddie Mercury (“E’ una cosa che ci fa sentire molto vecchi”) ha parlato - tra le altre cose - dei suoi trascorsi da insegnante di matematica alle scuole medie (“Eravamo agli inizi, ma i ragazzini erano sospettosi, e continuavano a chiedermi: ‘Ma davvero sei una rockstar?”), della sua chitarra - la mitica Red Special - e, ovviamente, del suo amico frontman scomparso.

“Freddie era molto diplomatico all’interno della band, e riusciva sempre a trovare una soluzione: aveva tantissimi talenti. A me non piace santificare la gente, ma lui era davvero un essere umano straordinario, unico, incredibile. Il suo talento nello scrivere, nell’essere presente sul palco, nell’arrivare al cuore della gente quando cantava: era straordinario, e ci manca ancora oggi. E’ impossibile credere che non ci sia più: per certi versi ho la sensazione che sia sempre qui con noi e non ci abbia mai lasciato”.

Alla domanda se il suo amore per la musica sia nato per conquistare le ragazze, May ha risposto:

“Sì, assolutamente. Se non del tutto almeno parzialmente, perché l’amore fa funzionare il mondo. Io ero un timido, e anche Freddie lo era, ma se sei sul palco non puoi permetterti di essere timido, perché la gente è lì per ascoltare te”.

Secondo la testata specializza Total Guitar, Brian May è il “miglior chitarrista rock di sempre”:

“Mi ha fatto piacere che (Total Guitar) abbia detto che sono il miglior chitarrista al mondo, ma la cosa bella dell’essere un musicista non è la competizione, ma far sentire la propria voce, e mi fa felice che la mia voce sia ascoltata. Mi fa felice che la gente dica che sono il migliore al mondo, ma non ci credo, perché ci sono milioni di artisti bravi al mondo”.

Su “Bohemian Rhapsody”, il film diretto da Bryan Singer che nel 2018 ha riscosso in tutto il mondo un grande successo di pubblico, l’artista ha dichiarato:

“(Il successo del film ‘Bohemian Rhapsody’) E’ stato strabiliante, al di là di ogni aspettativa. E’ diventato in film da un miliardo di dollari, una cosa come ‘Via col vento’: non ce lo saremmo mai aspettato. E’ stato meraviglioso, e mi ha fatto piacere perché abbiamo fatto quello che volevamo: abbiamo presentato Freddie come essere umano e come artista come meritava. Per me è stata una fonte di grandissima gioia perché è arrivato alle nuove generazioni, e grazie al film adesso ci vedono con occhi diversi. Devo ammetterlo, eravamo nervosissimi, perché il film riguardava noi - il film parlava di Freddie, ma noi siamo la sua famiglia quindi parlava anche di noi. Sono andato a vederlo con tutta la mia famiglia, e anche loro erano strabiliati. I miei tre nipoti non si rendevano conto di chi fossimo, in passato: ci ha fatto piacere portarli, perché grazie al film rimarrà un nostro ricordo anche quando noi non ci saremo più”.