E' l'estate dei tormentoni intergenerazionali
da Eros a Ornella, da Berté alla Berti
(con una piccola nota finale a sorpresa)
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Scusa ma prende male... ci sentiamo alla fine dell’estate», ripete nell’ennesimo tormentone, «La mia felicità», Eros Ramazzotti appeso a un telefono satellitare mentre cucina le salamelle o qualcosa del genere, nel rocambolesco video con Rovazzi. Persino il buon Eros, notoriamente refrattario al superlavoro, è stato ingaggiato in un cameo dentro questa guerra all’ultima nota intergenerazionale nella quale si è trasformata l’estate 2021. Non è l’unico dei big consolidati, provenienti da altro mondo artistico e stilistico, a farci compagnia nella trentina di pezzi che correvano per il titolo di canzone dell’estate quando ancora non era nell’aria la variante indiana: reclutati dai più bei nomi della scena italiana contemporanea, ci sono eterni big che fanno sembrare Ramazzotti un ragazzino, nei suoi 57 anni.
Prima fra tutti Ornella Vanoni, alla quarta o quinta giovinezza artistica con i quasi 87; Orietta «glitter» Berti ne ha appena fatti 78. Gianni Morandi? Ne ha 76, e Berté ha celebrato i suoi primi rotondi 70. Magari ce ne sfuggono altri, di questi sempiterni leoni, imbucati in qualcuno dei titoli che ci passano ogni giorno nelle orecchie. Non si può nemmeno dire che non se ne vogliono andare, i divi storici, perché tutti sono stati caldamente invitati a partecipare ad alcune delle canzoni più cool del momento, dai protagonisti di questi anni confusi. Oriettona ha fatto l’en-plein in «Mille», la più gettonata, dove Fedez con Lauro ha costruito un cameo che è la parte più amata del brano (un motivo ci sarà). Mentre Ornella gioca con i suoi Toy Boy Colapesce e Di Martino, Morandi è stato sommerso all’Allegria dal guru Jovanotti, e Berté infine voluta in un Sogno Incredibile di Emma che pende dalle sue labbra.
Nessuno dice "uffa", a questo giro. Anzi si amplia lo spettro degli aficionados, c’è chi riesce a passare in un amen da «Mille» a «Sapore di Sale», dall’«Allegria» a «Non Son degno di te», da «La mia felicità» a «Odio l’estate». In un gioco della memoria per una volta senza vincitori e vinti, senza noi e loro. In fondo, «The Voice over» è stato visto anche molto dai ragazzi, e ci sarà a breve la seconda edizione.
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Piccola nota a sorpresa
Quando Orietta attacca la parte più appiccicosa di "Mille" che dice: "Quando sei arrivato ti stavo aspettando/ Con due occhi più grandi del mondo" etc, non sentite anche voi un'aria di "Cerco un centro di gravità permanente/ che non mi faccia mai cambiare idea..." eccetera?
Fatemi sapere.

A mio parere l'attacco di Orietta Berti in "Mille" ricorda "Centro di gravità permanente" in minima parte. La metrica è del tutto diversa. Piuttosto è nel pezzo della Vanoni con Colapesce e Dimartino che si respira aria di "Boat Behind" di The Kings of Convenience.
Paolo

Paolo, ma proprio in minimissima parte... Prova a canticchiare il ritornello di Orietta però con le parole di Battiato e vedrai che non ci siamo quasi per niente.
Alfonso

Paolo Driussi bene, altre ipotesi!!!

Marinella Venegoni