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Kings of Convenience, la bellezza di un tempo che non passa

Kings of Convenience, la bellezza di un tempo che non passa
Il duo torna dopo dodici anni di silenzio con l’album “Peace or love” e mantiene intatta la purezza del proprio mondo.
Recensione del 24 giu 2021 a cura di Claudio Cabona


VOTO 7/10

La recensione
Pace o amore? La risposta, come quasi tutto quello che riguarda l’esistenza dell’uomo, è nel tempo. Per i Kings of Convenience, duo indie-folk norvegese composto da Eirik Glambek Bøe e Erlend Øye, le lancette dell’orologio sembrano essersi fermate. Hanno pubblicato un nuovo progetto “Peace or love” dopo dodici anni, quarto capitolo della loro carriera di vent’anni di attività. Tutto il mondo sonoro che li ha sempre contraddistinti è rimasto intatto: la purezza delle melodie, l’innocenza, il sogno.

L’eterea chimica di chitarre, suoni e armonie, nel nuovo disco sono salvaguardate, come qualche cosa di prezioso.

Eppure l’album sa anche parlare con la lingua del presente. La complessità dell'amore e del desiderio, tematiche portanti dell’album, si manifesta in canzoni come “Rocky Trail” e “Killers”, alcuni dei momenti migliori del lavoro perché si percepisce il marchio di fabbrica del duo. C’è anche “Fever” in cui tutti i codici di forza e intimità dei Kings of Convenience vengono ribaditi con orgoglio. Ma ci sono anche paesaggi sonori che l’ascoltatore potrebbe non aspettarsi: la più oscura “Killers”, la toccante “Rumors” la malinconia liquida di “Songs About It” offrono un ventaglio di sensazioni più complesso. La sopracitata “Rocky Trail” è stata la scintilla del nuovo percorso: “L’ho scritta nel 2012 – .ha raccontato Eirik a Rockol - e questo è stato il mio primo invito a Erlend a fare un disco assieme. Forse troppo presto: siamo stati in tour così tanto, in tutte le parti del mondo… Per noi ci vuole molto tempo per finire il ciclo di un album…. Per questo d quella canzone al disco è passato ancora molto. Però non abbiamo mai davvero fermato la band, non c'è mai stato un momento in cui ci siamo detti: è finita”.

Dentro c’è anche la dimensione del viaggio, umano e fisico. “Peace or love” ricalca il sound di due vecchi amici, che non si sono mai detti addio e che, con una nuova consapevolezza, esplorano l’ultima fase della loro vita insieme. Il tutto trovando e ritrovando anche i modi giusti per catturare quella magia inafferrabile che li ha fatti incontrare, dando vita a un viaggio musicale che i fan custodiscono gelosamente nel cuore. Registrato in cinque anni in cinque città diverse, il nuovo album dei Kings of Convenience è un vero itinerario che, attraverso undici canzoni, mette in luce una mai assopita chiarezza emotiva. “Si tende a pensare che, con l’esperienza, sia più facile realizzare un disco perché sai come farlo. Invece abbiamo dovuto lasciarci andare”, hanno continuato nella nostra intervista.

Nessuno stravolgimento, nessuna voglia e necessità di andare oltre quanto si era già costruito. Ma come in tutte le riunioni di famiglia, quelle in cui l’amore non si è mai spento, si percepisce una magia che ha saputo non piegarsi al tempo. Sì, c’è un po’ di nostalgia, il giusto, e in certi casi fa bene alle orecchie e al cuore di chi ascolta le canzoni dei Kings of Convenience.


Peace Or Love (Jewelcase)
19,47 €

TRACKLIST
01. Rumours
02. Rocky Trail
03. Comb My Hair
04. Angel
05. Love Is A Lonely Thing
06. Fever
07. Killers
08. Ask For Help
09. Catholic Country
10. Song About It
11. Washing Machine