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Non si trova la «Yesterday» napoletana

20/07/2006 - IL MATTINO
Non si trova la «Yesterday» napoletana
Il mistero di «Yesterday». Da quando il Tg2 ha strillato lo scoop sulle origini napoletane del brano di Lennon e McCartney (nella foto, i due Beatles), il piccolo mondo antico di CantaNapoli è in subbuglio. Cercasi disperatamente «Piccerè che vene a dicere», canzone del 1895 che secondo Italo «Lilli» Greco avrebbe ispirato i Beatles. Tra gli oltre trentamila titoli conservati nell’Archivio sonoro della canzone napoletana non c’è, storici e collezionisti non la conoscono, cantanti e addetti ai lavori men che mai. Nemmeno usando la presunta data di composizione si riesce a risalire a una traccia valida da seguire. L’unico, al momento, a ricordare la melodia in questione è Greco, storico produttore del miglior cantautorato italiano: Conte, De Gregori, Avion Travel, Venditti.
A lui la parola: «Ho ascoltato quel pezzo più di una volta, in case private napoletane, durante quelle che si chiamavano periodiche. Tra anziane signore e belle guaglione c’erano poeti, guappi, aspiranti cantanti. Qualcuno diceva versi, qualcuno intonava pezzi la cui origine risaliva alla notte dei tempi. Come quello in questione. Magari il titolo non è esatto, magari anche la data è sbagliata, ma quella melodia la riconoscerei ovunque». Lilli data i suoi ricordi ai giorni in cui Lina Wertmuller girava a Napoli «Un complicato intrigo di vicoli e delitti», uscito nel 1986, mentre «Yesterday» era contenuta su «Help», lp del 1965, quasi vent’anni prima. Il mistero, insomma, s’infittisce, a CantaNapoli le parole di Greco sono messe in dubbio da più d’uno, anche se i Fab Four sotto il Vesuvio ce li hanno già portati gli Shampoo, e pure Nino D’Angelo, che con la complicità di Billy Preston (già tastierista proprio dei baronetti di Liverpool) trasformò «Let it be» in «Gesù Crì».
f.v.