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Com’è morta Carla Fracci, l’étoile scomparsa a 84 anni a Milano

Com’è morta Carla Fracci, l’étoile scomparsa a 84 anni a Milano
Vito Califano — 27 Maggio 2021


Carla Fracci si è spenta nella sua Milano a 84 anni. Nella stessa città dov’era nata, dove si era formata, alla Scala. E dov’è diventata una stella conosciuta in tutto il mondo. La “prima ballerina assoluta” secondo il New York Times. Un monumento della cultura e dello spettacolo italiani, un bene da esportazione, un simbolo dell’Italia nel mondo. Il poeta Eugenio Montale la definì “eterna fanciulla danzante”.

A dare la notizia della morte La Repubblica. Già in mattinata Il Corriere della Sera aveva diffuso notizie sulle sue gravi condizioni di salute. Fracci è morta a causa di un tumore che l’aveva colpita da tempo e che aveva vissuto in uno stretto riserbo.

Era nata in una famiglia umile. Padre tranviere e madre operaia. Il 20 agosto 1936. “Sono cresciuta tra i contadini, nelle campagne vicino Cremona, libera, tra molti affetti e necessità concrete. E proprio lì, ben piantate nella terra, ci sono le mie radici”, aveva raccontato. A insistere per iscriverla alla scuola di Ballo del Teatro La Scala alcuni amici dei genitori. Si diplomò nel 1954 e nel 1955 debuttò nella Cenerentola.

A 22 anni è diventata prima ballerina. Ha interpretato oltre 200 personaggi. Ha ballato con i più grandi, come Erik Bruhn, Rudolf Nureyev, Mikhail Baryshnikov, Gheorghe Iancu, Vladimir Vasiliev, Henning Kronstam; con gli italiani Amedeo Amodio, Paolo Bortoluzzi; ha lavorato con i coreografi come Cranko, Dell’Ara, Rodrigues, Nureyev, Butler, Béjart, Tetley.

Ha portato la danza classica in contesti più pop, in televisione. Si è impegnata in politica, è stata assessore alla Cultura della Provincia di Milano. Ha diretto scuole di ballo di diversi teatri italiani. Si è esposta in prima persona contro lo smantellamento dei Corpi di Ballo dalle fondazioni liriche. Recentemente aveva partecipato alla docu serie Corpo di ballo sul dietro le quinte della preparazione di uno spettacolo tra i suoi cavalli di battaglia, Giselle. Dal 1954 era sposata con Beppe Menegatti, dal quale ha avuto un figlio, Francesco.

Vito Califano