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I Sottotono tornano con “Mastroianni”: l’ascolto di Rockol

I Sottotono tornano con “Mastroianni”: l’ascolto di Rockol
A distanza di vent'anni esatti dall'ultimo lavoro in studio Tormento e Big Fish riavvolgono il nastro della loro storia, guardando al domani

Di Claudio Cabona

È come un libro che si riapre dopo tanto tempo, ritrovando una storia che anni fa ha cambiato, a modo suo, il panorama musicale italiano. A distanza di vent'anni esatti dall'ultimo lavoro in studio, il singolo “Mastroianni”, segna il ritorno sulle scene dei Sottotono, un progetto che ha sancito indelebilmente la nascita e lo sviluppo della musica urban in Italia, precorrendo i tempi. "Sottotono per noi sono più di una parte di carriera. È il nostro primo amore per la musica, è una famiglia, è un mondo di ricordi che nessun incidente di percorso e nessuna rottura temporanea ha potuto scalfire", raccontano Tormento e Big Fish.



Poco più che ventenni, metà anni '90, prima con un album indipendente e poi con l’esplosione improvvisa nel mainstream grazie a "Sotto effetto stono", i due colgono le ispirazioni migliori dall'hip hop americano, in particolare della West Coast di Snoop Dogg, Dr. Dre, Tupac Shakur e altri, così come dall’r'n'b più sofisticato dell'epoca. Uniscono le influenze, con testi in grado di parlare il linguaggio della strada e quello dei sentimenti, e declinano il tutto in modo convincente, con una matrice e una radice italiana percepibile anche in questo nuovo singolo. “Mastroianni”, anche attraverso un suggestivo effetto "mise en abyme" con reduplicazione di scene presenti nel video, porta indietro nel tempo in modo cinematografico, incarnando lo spirito degli anni novanta, ma allo stesso tempo mostrandosi contemporaneo. Un groove convincente, parole che restano e atmosfere raffinate: tutti elementi che non hanno una data di scadenza.

Nel percorso dei Sottotono, dopo l’exploit degli inizi, seguono altri due album ("Sotto lo stesso effetto" del 1999 e "…In Teoria" del 2001), e anche una controversa partecipazione a Sanremo. Per diversi motivi, la fiamma si spegne. Le strade si separano, i due si dedicano alle rispettive carriere. Due percorsi diversi. Ma quel fuoco e quella passione, in realtà, non si sono mai affievoliti. “Più che di una scintilla che ha riacceso un fuoco, questa ripartenza è frutto di una linfa vitale che non ha mai smesso di scorrerci sottopelle e, quando è riemersa, abbiamo subito capito che era come se questi vent'anni non fossero mai passati. In “Mastroianni” ci sono le due anime dei Sottotono: quella del gusto classico, e quella di chi sa giocare a modo suo. Anime per cui siamo stati amati e odiati". I Sottotono sono tornati, per restare: "È il nostro manifesto da veri originator, il suono di 'Mastroianni'. Ed è, in realtà, solo l’inizio".