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Quando Annie Lennox divenne una "Diva"

Quando Annie Lennox divenne una "Diva"
Nel 1992, chiusa l'esperienza con gli Eurythmics, la cantante scozzese pubblica il suo primo album solista.

Di Paolo Panzeri

Gli Eurythmics di Annie Lennox e Dave Stewart sono stati tra i gruppi di maggiore successo degli anni Ottanta. Però, al sopraggiungere del decennio successivo il duo si scioglie. La cantante nata ad Aberdeen in Scozia, dopo aver dato alla luce la sua primogenita Lola nel 1990, l'anno seguente si mette al lavoro su quello che diventerà il suo primo album solista, "Diva", che esce nel 1992. Il disco avrà un grande successo e il 18 aprile 1992 raggiunge la prima posizione della classifica britannica.


L'aprile del 1992 fu particolarmente soddisfacente per Annie Lennox. Il 20, infatti, solo due giorni dopo avere conquistato la vetta della chart degli album in Gran Bretagna, partecipa al concerto tributo in memoria del frontman dei Queen Freddie Mercury scomparso all'età di 45 anni a causa dell'AIDS neppure sei mesi prima, il 24 novembre 1991. Il live si tenne davanti a 72.000 persone allo stadio di Wembley a Londra e l'incasso venne devoluto a enti e organizzazioni che combattevano l'AIDS.

Annie duettò con David Bowie accompagnata dalla band che fu di Mercury sulle note di "Under Pressure", il brano inciso nel 1981 da Bowie insieme ai Queen. Nel video qui sotto è possibile vedere la clip delle prove della Lennox e di Bowie, tra i presenti in sala George Michael che portò anch'esso il proprio contributo in concerto eseguendo, con i Queen, "39", "Somebody to Love" e, insieme a Lisa Stansfield, "These Are the Days of Our Lives".



Il primo singolo tratto da "Diva" fu "Why". Il brano ebbe un grande successo in Europa e in modo particolare in Italia dove raggiunse, unica nazione nel mondo, il primo posto della classifica. In Gran Bretagna si fermò alla quinta posizione, negli Stati Uniti si spinse al posizione trentaquattro. Il video di "Why", diretto dalla regista Sophie Muller, si aggiudicò il premio come 'Miglior video di un'artista femminile' agli MTV Video Music Awards di quell'anno.


Nel 2007 Annie Lennox ebbe modo di spiegare durante una puntata del programma televisivo britannico 'The South Bank Show' che "Why" era una canzone molto personale relativa al fatto che dopo lo scioglimento degli Eurythmics non aveva la sicurezza di poter scrivere delle canzoni da sola e anche cosa ne avrebbe fatto della sua vita. Per scriverla le le ci sono voluti solo una decina di minuti. "È strano", commentò, "Alcune canzoni vengono così, mentre altre no".


Sul senso della canzone nel libro di Daniel Rachel 'The Art of Noise: Conversations with Great Songwriters', Annie Lennox ha risposto: "Si tratta fondamentalmente del punto a cui noi umani arriviamo inevitabilmente quando ci rendiamo conto che i nodi e le torsioni nelle relazioni semplicemente non possono essere districati, e siamo lasciati penzoloni con un enorme punto interrogativo senza una soluzione apparente. Perché? Perché? Perché? Non abbiamo tutti posto questa domanda a noi stessi e all'universo?".

Un altro singolo estratto dall'album fu "Walking on Broken Glass". Anche questa canzone – che descrive una donna angosciata per la fine di una relazione - ebbe ottimi riscontri nelle classifiche di vendita, tanto da raggiungere la posizione numero otto in Gran Bretagna e la quattordici negli Stati Uniti. Come per "Why" il videoclip del brano venne girato da Sophie Muller e fu interpretato, tra gli altri, dagli attori John Malkovich e Hugh Laurie.



Tra i brani più noti di "Diva" figura "Precious", una canzone che Annie Lennox nel 2009 raccontò in questo modo: "È una canzone molto personale e dolce. Ho perso il mio primo figlio e quando perdi un figlio devi andare avanti nella vita senza che questo ne faccia parte. Cambia completamente il tuo modo di vedere ogni cosa. Poi, è nata mia figlia, ho scritto questa canzone per lei, perché ero profondamente grata della sua esistenza. Adesso ho due figlie e la dedica si estende ad entrambe, quindi ora il titolo è al plurale perché le amo tutte e due allo stesso modo con la passione di una madre".



Ottimo successo ebbe anche il singolo "Little Bird", che raggiunse il terzo posto della classifica britannica. Nel video della canzone, sempre diretto da Sophie Muller, si può vedere Annie Lennox incinta. Questo il ricordo della cantante scozzese: "Quando ho fatto il video con Sophie Muller ero incinta di sette mesi, per questo motivo mi è venuta l'idea di trovare dei sosia per rappresentare alcuni dei miei diversi personaggi, così non mi sarei stancata facendo tutto da sola. Abbiamo fatto questa audizione che è stata probabilmente una delle esperienze più surreali della mia vita. Io e Sophie eravamo nell'oscurità di un teatro, mentre la gente faceva la fila per presentare la loro versione di quella che pensavano potesse essere una potenziale performance di Annie Lennox. Era una cosa folle. Ero letteralmente raggomitolata su me stessa sul pavimento del teatro soffocando una crisi isterica."