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L'assolo di chitarra preferito di sempre da Eric Clapton

L'assolo di chitarra preferito di sempre da Eric Clapton
Era il 1969 e 'Slowhand' ascoltò "Hey Jude". Sì, la canzone dei Beatles, ma non erano i Beatles ad interpretarla. E fu colpo di fulmine.

Se esiste al mondo un chitarrista che si è conquistato il rispetto e il riconoscimento di tutti i colleghi, da oltre cinquanta anni a questa parte, è Eric Clapton che nella giornata di oggi compie 76 anni. Ma c'è un assolo – non dei suoi – che occupa uno spazio speciale nel suo cuore. L'assolo in questione è da ascriversi alla sfortunata sei corde di Duane Allman per la cover di Wilson Pickett del classico dei Beatles "Hey Jude".


L'ora 76enne musicista inglese ha raccontato: "Ricordo di aver sentito "Hey Jude" di Wilson Pickett e di aver chiamato Ahmet Ertegun o Tom Dowd e di aver detto, 'Chi è quel chitarrista?'”. Gli venne risposto che il chitarrista di cui chiedeva referenze era un session man di 22 anni chiamato 'Skydog'. Aggiunge ancora Slowhand, "L'ho archiviato. Fino ad oggi, non ho mai sentito una chitarra rock migliore suonare su un disco R&B. È il migliore."


Come spesso è accaduto, la collaborazione tra Pickett e Allman ebbe luogo per volere del caso e della fortuna. Nel novembre 1968, Wilson Pickett, che era già una stella, si era presentato ai Fame Studios di Rick Hall a Muscle Shoals, in Alabama, con l'idea di registrare del materiale, ma senza avere una idea esatta e precisa sul che cosa. Allman invece era in città perché avrebbe voluto lavorare per Hall, però Hall chiuse la conversazione dicendogli che aveva già troppi chitarristi a libro paga. Il non ancora chitarrista della Allman Brothers Band, non si ***** d'animo, e chiese se poteva semplicemente restare lì in giro, senza impegno, ad aiutare nel caso ci fosse stato bisogno.


Fu proprio Duane Allman a suggerire a Wilson Pickett di registrare - con il suo aiuto - una versione di "Hey Jude", la canzone che i Beatles avevano pubblicato da non molto. All'inizio quella proposta non venne presa sul serio da Rick Hall e, a dirla tutta, neppure da Pickett, ma poi, per fortuna di tutti, i due cambiarono idea. Nel libro di Randy Poe, 'Skydog: The Duane Allman Story', Hall ricorda in questo modo cosa accadde:

"Pickett entrò in studio e io dissi, 'Non abbiamo niente'. Non avevamo una canzone. Duane era lì e gli venne un'idea. A quel punto si ruppe il ghiaccio e diventò il mio ragazzo. Quindi Duane disse, 'Perché non facciamo “Hey Jude"?' Io dissi, 'Questa è la cosa più assurda che io abbia mai sentito. È una follia. Fare una cover dei Beatles? È pazzesco!' E Pickett disse, 'No, non la faremo.' Io dissi, 'Il loro singolo sarà un numero uno. Voglio dire, questo è il gruppo più grande del mondo!'. E Duane disse, 'Questo è esattamente il motivo per cui dovremmo farla, perché sarà un numero uno e loro sono così grandi. Il fatto che faremo la canzone con un artista nero attirerà molta attenzione, sarà un successo in automatico.' Quella cosa per me aveva tutto il senso del mondo. Così ho detto, 'Bene. Facciamola.'"

“Hey Jude” venne pubblicata come singolo dai Beatles negli Stati Uniti il 26 agosto 1968. Nonostante avesse una durata di oltre sette minuti, rimase nelle classifiche di vendita statunitense per ben 19 settimane. La cover di “Hey Jude” di Wilson Pickett venne inclusa nel suo nono album intitolato proprio “Hey Jude” e venne pubblicato nel febbraio 1969.