MUSICA




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Musica e listini: Tencent Music vola e 'vede' Spotify


L'industria musicale in borsa nella settimana dal 15 al 20 marzo. In una settimana senza scosse, il DSP cinese stupisce.

Di Giampiero Di Carlo
Solo una settimana fa registravamo la ripresa dell’ascesa per Tencent Music con un quasi +5%: era, evidentemente, solo l’inizio se è vero che il 20 marzo il DSP cinese ha battuto i propri massimi storici con un balzo del 16,55% in cinque giorni. Andamento opposto a quello di Spotify, che ha perso il 2,52%. Ora le due piattaforme rivali hanno di fatto la stessa capitalizzazione di mercato (circa 51 miliardi di dollari ciascuna), mentre pochissimi mesi fa quella svedese valeva quasi una volta e mezzo quella cinese.


Per il resto si è trattato di un periodo senza scosse particolari, con il big tech caratterizzato da scarse oscillazioni in su e in giù (-0,88% Alphabet, Amazon piatta, Apple -1,15%), il comparto intorno alla discografia in leggero verde (Sony Corp. , casa madre di Sony Music, e Warner Music Group in cauto rialzo, mentre più deciso è stato lo scatto di Vivendi, casa madre di UMG; meglio di loro fa Hipgnosis che con un +2,27% vede il proprio titolo tornare a toccare le 120 sterline.

Male, infine, il live: l’americana Live Nation bissa di fatto la performance negativa della scorsa settimana con un -3,87%, mentre la tedesca CTS Eventim, che allora aveva fatto bene, fa addirittura peggio con -6,90%, per effetto delle definitive cancellazioni di diversi festival tedeschi nel 2021.

Di seguito, il dettaglio dei principali titoli osservati in ordine alfabetico.

Alphabet: il titolo della casa madre di Google e YouTube cala a $ 2.021,34 e l’azienda vale ora 1,37 triliardi di dollari.
Amazon: il colosso dell'e-commerce che ha in pancia Amazon Music e Twitch chiude a $ 3.074,96 ed è ora capitalizzata 1,55 triliardi di dollari.
Apple: il titolo chiude a $ 119,99; la capitalizzazione dell’azienda è pari a 2,01 triliardi di dollari.
CTS Eventim: il titolo della casa madre di TicketOne, quotata allo Xetra tedesco, scende a € 54; l’azienda adesso è capitalizzata 5,24 miliardi di euro.
Hipgnosis: il fondo di acquisizioni musicali guidato da Merck Mercuriadis torna a £ 120, con una capitalizzazione di 1,29 miliardi di sterline.
Live Nation: la multinazionale del live quotata al NYSE perde un'altra volta quasi 4 punti e chiude a $ 84,68: la sua capitalizzazione è di 18,46 miliardi di dollari.
Sony Corp.: la casa madre di Sony Music quotata al Nyse americano chiude la settimana a $ 105,26 e vale 132,74 miliardi di dollari.
Spotify: quotata al Nyse, la piattaforma musicale svedese chiude a $ 272,11; l’azienda è capitalizzata 51,9 miliardi.
Tencent Music: il DSP musicale cinese quotato al Nyse, chiude a $ 30,42 ed ora vale 51 miliardi di dollari; è massimo storico.
Vivendi: la casa madre di Universal Music Group quotata a Parigi ha chiuso a € 28,05; la capitalizzazione ammonta a 33,23 miliardi di euro.
Warner Music Group: la major guidata da Len Blavatnik fa un +0,24%, con il titolo che chiude a $ 33,25 e l’azienda capitalizzata 17,1 miliardi di dollari.