MUSICA




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Sanremo 2021, chi sono i 26 Big in gara


Un'edizione anomala, senza pubblico né abbracci. Il Festival della Canzone ha dovuto adattarsi ai bisogni della pandemia, ma la sua struttura è rimasta la stessa. Ventisei gli artisti in gara, per la competizione più giovane e «alternativa» di sempre
Un’edizione anomala, senza pubblico ad applaudire i cantanti, senza Sanremo, a vivere del proprio Festival. La settantunesima edizione della gara canora italiana è stata costruita nel rispetto delle norme sanitarie. Ma una cosa il Coronavirus non è riuscita a cambiarla, ed è l’assetto stesso della competizione. Sul palco del Teatro Ariston, tra il martedì e il sabato della prima settimana di marzo, saranno ventisei «grandi» della canzone a contendersi la vittoria di Sanremo. Alcuni sono ormai abitudinari del Festival, artisti che lo hanno vinto in passato o ne hanno fatto la storia.

Altri sono volti nuovi, che l’Ariston – e la gran parte del pubblico Rai – non ha mai visto. Per far chiarezza e capire chi calcherà le scene sanremesi, abbiamo preparato un bigino, con nomi, biografie ed esperienze passate.

AIELLO
Un volto nuovo a metà, perché Antonio Aiello, che agli scorsi David di Donatello è arrivato ad un passo dalla vittoria per la miglior canzone, ha partecipato, nel 2011, alle audizioni per la categoria Nuove Proposte. Allora, non è arrivato tra i finalisti e, a dieci anni da quel primo tentativo, torna sul palco dell’Ariston come Big, con la canzone Ora.

ANNALISA
Alla sua quinta partecipazione a Sanremo, la cantante laureata in fisica ha deciso di festeggiare sul palco dell’Ariston i suoi primi dieci anni di carriera, con una canzone che porta in nome il traguardo. Dieci, scritto dalla stessa Annalisa, è stato descritto come un pezzo che parla d’amore, di resilienza, della capacità di non arrendersi di fronte alle difficoltà. «Mi fa pensare al momento che stiamo vivendo ed è anche e soprattutto la mia dichiarazione d’amore alla musica», ha detto.

ARISA
Vincitrice nel 2009, nella categoria dedicata alle Nuove Proposte, e vincitrice di nuovo, cinque anni più tardi, con il brano Controvento, Rosalba Pippa torna sul palcoscenico dell’Ariston con un pezzo intenso, composto da Gigi D’Alessio. Potevi fare di più è descritta come una canzone sull’amore perduto, i treni ormai andati, le occasioni perse.

BUGO
Nell’edizione passata, è stato protagonista del caso più eclatante che si sia mai verificato all’Ariston. Christian Bugatti, la cui faida con Morgan è stata il vero e unico tormentone del Sanremo pre-pandemia, torna al Festival con E invece sì, omaggio al cantautorato anni Settanta.

COLAPESCE E DI MARTINO
Il brano scelto dal duo siciliano per il palco di Sanremo, Musica leggerissima, sembra essere il più favorito per il Premio della Critica. E la cosa, poi, non sorprende. Il gruppo, pur estraneo al Festival di Sanremo, ha militato per anni nel circuito indie, apprezzato per le proprie sonorità.

COMA_COSE
Il duo milanese, formato da Fausto Lama, pseudonimo di Fausto Zanardelli, e California, nata Francesca Mesiano, rappresenta una delle novità più attese del Festival. I Coma_Cose, al loro debutto all’Ariston, sono annoverati tra gli esponenti più credibili e interessanti della new wave italiane, e la loro Fiamme negli occhi, canzone autobiografica, promette grandi cose.

ERMAL META
Tra partecipazioni soliste, esibizioni tra i Giovani ed altre tra i Big, Ermal Meta è arrivato a contare sei presenze al Festival di Sanremo. Nel 2018, ha vinto in coppia con Fabrizio Moro. E tre anni dopo quella sua prima incoronazione torna con Un milione di cose da dirti, «semplicissima canzone d’amore».

EXTRALISCIO E DAVIDE TOFFOLO
Incassata la positività al Covid-19 di Moreno Conficconi, il gruppo ha deciso di non rinunciare al proprio esordio sanremese, scegliendo di sostituire il proprio chitarrista con Davide Toffolo, voce dei Tre allegri ragazzi morti. Sul palco dell’Ariston, la band ha voluto portare Bianca Luce Nera, un liscio contemporaneo scritto insieme a Pacifico ed Elisabetta Sgarbi.

FASMA
Non un esordio, ma un salto, da Sanremo Giovani ai Big. Il rapper romano, nato Tiberio Fazioli nel 1996, ha il compito – non facile – di portare sul palco più tradizionalista d’Italia quel segmento di trap noto come «emo trap». Parlami, composto insieme a GG, promette, però, di tenersi a debita distanza dai cliché di norma associati al genere.

FEDEZ E FRANCESCA MICHIELIN
Una collaborazione, la terza, per coronare un’amicizia e un’affinità artistica emersa la prima volta nel 2013, con Cigno Nero. Il rapper e l’ex stella di X Factor hanno voluto scrivere una canzone che rappresentasse ciascuno di loro. Il risultato è Chiamami per nome, unione di due mondi, umani e artistici.

FRANCESCO RENGA
Nel 2005, con l’Angelo dedicato alla figlia Jolanda, ha vinto il Festival di Sanremo. Sedici anni più tardi, l’ex marito di Ambra Angiolini è pronto a tornare sul palco dell’Ariston per la settima volta, con un brano, Quando trovo te, che vuole esaltare il concetto di «oblio salvifico», per ribadire come sapere dimenticare, a volte, salvi la vita.

FULMINACCI
Fulminacci, crasi artistica di Filippo Fulminacci, è un debuttante, per il Teatro Ariston. Ma, lo scorso anno, è stato premiato con una Targa Tenco al miglior album d’esordio. Con Santa Marinella, canzone d’amore dove l’amata è una tra le località balneari più care ai romani, sembra voler dimostrare che il cantautorato è compatibile (anche) con la giovane età.

GAIA
Alla televisione, il volto della diciannovenne non è certo nuovo. La ragazza, figlia di padre italiano e madre brasiliana, ha partecipato a X Factor prima, Amici poi. Con Chega e Coco Chanel, ha raggiunto la vetta delle classifiche italiane. Sul palco dell’Ariston, nel suo debutto sanremese, porta Cuore Amaro.

GHEMON
All’Ariston per la seconda volta, dopo la partecipazione del 2019, il rapper ha deciso di portare con sé un brano diverso da quello che ne ha suggellato gli esordi festivalieri. «È una canzone di rinascita, di rivincite, particolarmente energica, molto diversa rispetto a Rose Viola. È una canzone da cantare a squarciagola», ha detto del suo Momento Perfetto.

GIO EVAN
La gran parte del suo pubblico, lo identifica come «poeta», ma Gio Evan delle etichette ha deciso di infischiarsene. All’Ariston per la prima volta, l’artista ha deciso di portare un brano che sia a metà strada, tra musica e letteratura. Titolo, Arnica.

IRAMA
Dopo Sanremo Giovani e prima di partecipare al Festival come Big, con La ragazza dal cuore di latta che tanto ha emozionato il pubblico, l’artista ha vinto Amici, un talent tra i più noti. Alla competizione canora, torna con una canzone divertente e divertita, La genesi del tuo colore.

LA RAPPRESENTANTE DI LISTA
Il duo, formato da Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina, ha partecipato a Sanremo la prima volta lo scorso anno, come ospite di Rancore. Nella prima settimana di marzo, esordisce tra i Big con il brano Amareche.

LO STATO SOCIALE
Tre anni fa, nel Sanremo del 2018, il collettivo bolognese è riuscito a far ballare ogni spettatore con Una vita in vacanza. Trentasei mesi più tardi, sembra intenzionato a ripetere l’operazione con il brano Combat Pop, descritto come un omaggio a Clash e Beatles.

MADAME
Diciannovenne, come Random, e come Random rapper, Francesca Galeano è la prima donna a portare sul palco dell’Ariston un genere che opinione comune ritiene essere maschile. Per l’esordio sanremese, ha scelto Voce, un brano che parla d’amore omosessuale, di una ragazza per una ragazza.

MALIKA AYANE
Alla sua quinta volta sul palco dell’Ariston, l’ex giudice di X Factor, che per due anni ha conquistato il Premio della Critica Mia Martini, è pronta ad intonare Ti piaci così, un inno all’amor proprio che promette non essere retorico né ancorato ad una prospettiva femminile.

MÅNESKIN
Come Gaia, la band non è nuova ai meccanismi televisivi. Il gruppo, che con X Factor ha trovato la via più rapida per la fama, ha lavorato alla propria musica per gli ultimi quattro anni, pubblicando un disco, Il ballo della vita, e diversi singoli. Con Zitti e Buoni, il più rock tra i brani in gara a Sanremo, è pronto a fare il proprio esordio all’Ariston.

MAX GAZZÈ
A tre anni dalla sua ultima partecipazione sanremese, ed accompagnato dalla Trifluoperazina Monstery Band, l’artista ha deciso di tornare con un brano ironico, che lo aiuti a mettere in luce lati di sé finora nascosti. Il Farmacista, cui la leggerezza non ha negato il diritto alla profondità, è un pezzo divertente, nel quale trovare (anche) una piccola denuncia sociale.

NOEMI
Di ritorno per la sesta volta sul palco dell’Ariston, la cantante romana è data come favoritissima della settantunesima edizione del Festival di Sanremo. In gara, porta Glicine, brano che promette di riassumere al meglio la metamorfosi, professionale e privata, dell’artista.

ORIETTA BERTI
Orietta Berti non ha bisogno di alcuna presentazione. Alle spalle, ha dodici partecipazioni al Festival di Sanremo e una carriera musicale che trascende il tempo e le generazioni. Nel 2021, nonostante la quota giovane, rap e indie voluta da Amadeus per attrarre a sé un pubblico (più) giovane, ha deciso di partecipare alla competizione con Quando ti sei innamorato.

RANDOM
Diciannovenne, con alle spalle un solo anno di carriera musicale, Emanuele Casu è riuscito ad aggiudicarsi da Big il palco dell’Ariston. A Sanremo, porta Torno a te, brano più vicino alla metamorfosi musical di Coez che al genere rap di cui fa parte.

WILLIE PEYOTE
Rapper torinese, che qualcuno vuole essere l’erede designato di Caparezza, ha alle spalle una lunga gavetta. I primi passi nel mondo della musica, Guglielmo Bruno li ha mossi nel 2004, per pubblicare il primo disco sette anni più tardi. A Sanremo, ha voluto portare un brano, Mai dire mai (La Locura), che possa parlare del desiderio e bisogno di ripartire senza configurarsi come canzone di protesta.