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Sanremo 2012: 'Ad artisti e discografici chiediamo ancora più impegno'

Conclusasi con lo scoop della partecipazione straordinaria di Adriano Celentano, la conferenza stampa che oggi, 13 dicembre, ha lanciato ufficialmente la campagna di avvicinamento al Festival di Sanremo 2012 era iniziata nel segno di Fiorello. Perché, evidentemente, la concorrenza interna (a RaiUno) stimola, o brucia, ancora di più, e il direttore artistico Gianmarco Mazzi ha voglia di togliersi qualche sassolino dalla scarpa: "Anche sui quotidiani si sono fatte comparazioni sbagliate tra i risultati dell'ultimo Festival e quelli de 'Il più grande spettacolo dopo il weekend' ". "In realtà", ha detto mostrando una tabella ai giornalisti convenuti nella sede Rai di Corso Sempione, "il raffronto corretto è tra i dati di share": che vedono primeggiare la serata sanremese del 19 febbraio 2011 (52,2 %), doppiata da quella del 17 febbraio (50,9 %), mentre lo show di Fiorello (data del 5 dicembre) occupa il terzo posto (50,2 %) davanti ad altre due serate sanremesi, quella del 18 febbraio (46,9 %) e quella del 15 febbraio (46,5 %). Anche la presenza di Roberto Benigni, sottolinea Mazzi, ha portato più acqua al mulino sanremese che a quello di Fiorello (19 milioni di spettatori contro 16).
Guerra interna a RaiUno? Il presentatore Gianni Morandi getta acqua sul fuoco ("Fiorello è il più grande showman italiano e io non mi sono perso neanche un secondo del suo spettacolo. L'anno scorso ho fatto carte false per averlo, quest'anno credo si voglia riposare") e il direttore di rete Mauro Mazza parla d'altro: "E' stato laborioso, rinnovare la convenzione con il Comune di Sanremo, ma ovviamente la macchina si era messa in moto da tempo. La conferma di Morandi mi dà speranze di successo: anzi, io vorrei fare meglio dell'anno scorso".
Anche in tempi di crisi e di tagli ai budget? "E' un problema che sentiamo anche a RaiUno, ovviamente. Ma per Sanremo - e per il contratto di Morandi - abbiamo stanziato la stessa cifra dell'anno scorso. Se poi qualche ospite straniero risultasse troppo costoso rispetto ai risultati che potrà portare potremo correggere il tiro in corso d'opera. In fondo anche l'anno scorso qualche ospite non ha inciso in modo significativo sull'audience".
Poiché la serata di giovedì, intitolata "Viva l'Italia!" e dedicata alle canzoni e agli autori/compositori che hanno portato la nostra musica nel mondo, prevede l'allestimento di duetti con artisti internazionali, alle case discografiche è stato riconosciuto un adeguamento dei rimborsi spese: più precisamente un bonus di 7 mila euro, mentre 3 mila e 5 mila euro sono le somme garantite alle etichette per coprire le spese relative agli ospiti, italiani o stranieri, del venerdì, serata in cui gli artisti (categoria "big") interpreteranno una "versione liberamente rivisitata" delle canzoni inedite in gara. Per il resto, le cifre rimborsate all'industria restano identiche all'anno scorso (46 mila euro per gli "artisti", 16 mila per i giovani), anche se Mario Limongelli, presidente di PMI, preme per un adeguamento ai parametri ISTAT sull'aumento del costo della vita.
"Quello che noi offriamo è un contributo", interviene Mazzi. "A case discografiche, manager e artisti chiediamo però un atteggiamento diverso, e per questo ci siamo tolti un po' di discrezionalità nella composizione del cast. All'industria chiediamo un impegno forte, e un investimento serio". Anche perché, ha sottolineato poco prima con un'altra tabella, il gioco vale ancora la candela: l'edizione 2011 ha fruttato vendite complessive di 900 mila album, con i Modà a fare la parte del leone (300 mila copie), Raphael Gualazzi protagonista anche della stagione dei concerti (50 date, oltre a 100 mila copie dell'album di debutto) e le tre compilation assestate su un onorevole traguardo di 250 mila copie.
Oltre alla presenza degli artisti stranieri, in ossequio a un desiderio di "internazionalizzazione" del festival espresso dal direttore artistico (i nomi, insieme a quelli degli artisti in gara, saranno annunciati il 10 gennaio prossimo: con tre settimane di ritardo, dunque, rispetto all'anno scorso) l'altra grande novità è rappresentata dall'apertura a Facebook, partner del Festival nel meccanismo di selezione di 6 degli 8 giovani della sezione ribattezzata "Sanremosocial" (scelti tra coloro che a partire da oggi ed entro le 18 di giovedì 5 gennaio caricheranno sulla pagina facebook.com/sanremosocial il video di una canzone inedita: alla fase finale perverranno in 60, 30 selezionati dal voto del "popolo della rete", 30 dal gruppo d'ascolto che, oltre a Mazzi e Morandi, include il giornalista Gianmaurizio Foderaro e le conduttrici/autrici radio/tv Federica Gentile e Silvia Notargiacomo). "E' un confronto tra mondi", sostiene Mazzi, " e ci piaceva l'idea di abbinare due marchi storici, Rai e Sanremo, alla novità rappresentata da Facebook": da notare che per votare e per partecipare (come artisti indipendenti o legati a etichette discografiche) non è necessario essere iscritti al social network.
L'incremento al 30 per cento della "quota giovani" riservata ad Area Sanremo (che quest'anno porta all'Ariston due partecipanti su otto, il 25 per cento) è rimandato all'edizione successiva, spiega Mazzi, mentre chi ha partecipato al concorso può ripresentarsi al contest Sanremosocial purché in possesso dei requisiti di età necessari: non tutti, dunque, dal momento che ad Area Sanremo erano ammessi candidati di età compresa da 16 a 36 anni (rispettivamente compiuti e da compiere il giorno di inizio del Festival, 14 febbraio 2012), mentre a Sanremosocial i limiti sono stati abbassati da 14 anni compiuti a 29 ancora da compiere il 12 gennaio 2012, giorno in cui a Roma avrà luogo il Sanremosocial Day, con le audizioni dal vivo dei candidati davanti a media e addetti ai lavori.
L'attenzione ai giovani si sposta anche sul problema annoso degli orari di esibizione: "Ogni anno", spiega Mazzi, "diciamo che i giovani non devono essere penalizzati dall'esibirsi a notte fonda. Poi prevalgono spesso le paure e le esigenze di audience: ma quest'anno la formula per i giovani è diversa, fondata su duelli, e contiamo di farli esibire entro le 23.15-23.30".
Sostanzialmente invariato, invece, il meccanismo delle votazioni con il ricorso misto a giurie demoscopiche, al televoto e ai voti espressi dalla Sanremo Festival Orchestra, mentre giornalisti della sala stampa, emittenti radio e utenti di Facebook avranno a disposizione una "golden share" in grado di modificare sostanzialmente le graduatorie. "L'anno scorso siete stati un po' timidi", dice Mazzi rivolto ai giornalisti. Già, ma il voto veniva espresso al buio, senza conoscere le posizioni dei cantanti in gara. "E' un po' una cattiveria, rivelarlo prima", risponde il direttore artistico. "Però ci stiamo pensando, stavolta potrebbe succedere".
Intanto, si capisce, la presenza garantita di Celentano (una sorpresa anche per Morandi e il direttore di RaiUno) conforta le speranze di fare il botto. "Amo le sfide", dice il presentatore-cantante, "e sto marcando stretto grandi artisti tempestandoli di telefonate perché vengano a Sanremo. Sto ascoltando centinaia di canzoni, siamo al lavoro da due o tre mesi. La gara fa sempre un po' paura, ma ormai tutto è competizione: in questi giorni sono usciti 20 nuovi dischi, non tutti possono andare al numero uno. E d'altronde è proprio la gara a catturare l'interesse del pubblico a casa".


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